Con la visita alla mostra e i laboratori didattici collegati ci proponiamo di offrire agli insegnanti uno strumento per tradurre in pratica alcuni aspetti delle "indicazioni ministeriali" per i vari gradi di istruzione, affrontando temi generalmente molto graditi agli studenti, ma spesso difficili da approfondire per chi si trovi al di fuori dall'ambito specialistico. L'obiettivo generale di questo progetto è di contribuire all'acquisizione di contenuti e strumenti di apprendimento attraverso il divertimento e l'intrattenimento.
Catturare l'attenzione degli alunni con la proposta di attività che stimolino la loro curiosità e il loro interesse sembra infatti un espediente fondamentale per contrastare il bombardamento dei media, l'offerta indiscriminata e infinita d'informazioni nella rete, la propensione a banalizzare le notizie e informazioni, cogliendone soltanto gli aspetti più superficiali, le distrazioni offerte da un uso indiscriminato dei social network, la diffusa paucità culturale: tutti fattori che contribuiscono a generare difficoltà di apprendimento legate all'incapacità di concentrazione, alla perdita del senso critico, allo smarrimento del legame con le proprie radici storiche, alla non consapevolezza delle risorse culturali del proprio territorio, e che da ultimo ostacolano anche la capacità di orientarsi sulle scelte future.
Dal punto di vista didattico, la mostra può essere utilizzata dagli insegnanti sia per trasmettere dei contenuti – corretti, aggiornati e vagliati criticamente da addetti ai lavori – sia per sviluppare delle competenze e dare un contributo al processo formativo. L'esposizione si presta a diverse chiavi di lettura ed è attraversata "trasversalmente" da vari temi, perciò si rivolge agli studenti di ogni ordine e grado.
Esempi dei contenuti proposti dalla mostra come tematiche trasversali sono:
Come contributo al processo formativo l'offerta didattica della mostra si propone di:
La proposta didattica della mostra può infine dare un contributo in termini di orientamento, presentando le varie professionalità coinvolte nello studio della documentazione fossile, le nuove tecnologie di cui esso si avvale e la confluenza di diverse competenze nel lavoro d'equipe.
Particolarmente pertinente è la visita di quelle fasce d'istruzione che contemplano nel curriculum la trattazione della Preistoria, come il terzo anno della Scuola Primaria. In quanto scienza di ricostruzione storica che si basa sull'interpretazione di testimonianze materiali (in questo caso, i fossili), la paleontologia utilizza concetti e strumenti propri anche dello studio della storia culturale dell'Uomo, se pure applicandoli a una dimensione temporale, quella del tempo geologico, che non fa parte del nostro quotidiano.
Inusuale è il metodo con il quale ci proponiamo di raggiungere gli obbiettivi prefissati: puntiamo alla potenza evocativa dei materiali in mostra, cioè a una modalità di comunicazione che veicoli il contenuto attraverso l'impatto emozionale sul visitatore. Siamo infatti convinti che "vendere" una proposta culturale sia più facile se si prende spunto dagli interessi dei ragazzi e dai metodi di divulgazione propri dell'epoca in cui viviamo.
In particolare, è con l'intento di generare soprattutto curiosità e stupore che ci rivolgiamo alla Scuola dell'Infanzia: l'attività didattica pensata per questa fascia di età ha uno spiccato carattere laboratoriale, avvicinando per la prima volta i più piccini alle affascinanti tematiche della paleontologia.